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Il castello di Momiano

Il castello di Momiano è situato dietro al fiume Dragogna. Oggi ne sono rimaste solamente le rovine. Il castello è conosciuto anche con il nome di Castello Rota, dal nome della famiglia che ne è stata proprietaria per più di un secolo.

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Il castello di Momiano, attualmente in rovina e ricoperto di edera, oggi può difficilmente testimoniare il potere e la ricchezza della vita che lo circondava. Si trova sopra alla valle del fiume Dragogna, che oggi rappresenta il confine tra la Croazia e la Slovenia. Si colloca a 280 metri sopra il livello del mare, domina la valle del Dragogna, dalla quale è diviso dal torrente Poganja. Momiano viene menzionato per la prima volta nel 1035 e, con un atto di donazione del 1102, passa sotto il dominio del patriarca di Aquileia. I lavori di costruzione della fortezza iniziano nella prima metà del XIII secolo, quando il patriarca dona Momiano alla signoria dei conti duinati. I proprietari di Momiano, la signoria dei conti duinati Walsee e i loro figli, erano famigerati per la loro incoerenza, ovvero per dichiarare la propria appartenenza a seconda delle circostanze. Questa caratteristica ben si adattava al perseguimento delle loro ambizioni politiche. I conti duinati Walsee erano altresì famigerati per le controversie e i conflitti con i vicini. La famiglia era spesso in conflitto con i Conti di Gorizia e con il patriarca di Aquileia, lottando una volta per una e una volta per l'altra parte. L'edificio, come se fosse colpito da una maledizione, cambiava spesso proprietario, veniva ipotecato, poi restituito, ma è sempre stato importante. Nei decenni successivi è stato gestito dai Pietrapelosa e dai Conti di Gorizia. Nel 1548, il castello è stato acquistato da Simone Rota, membro della famiglia bergamasca dei Rota, la quale, poco prima dell'acquisto dell'immobile, si era trasferita a Pirano. Rota ha ricostruito il castello conferendogli una forma trapezoidale, con una torre quadrata, dove rinnova gli spazi adibiti all'abitazione. Costruisce inoltre la cappella di Santo Stefano e un nuovo ponte di pietra. Fino al 1835, anno in cui è stato abbandonato, il castello ha avuto una funzione residenziale. I conti Rota hanno lasciato che il castello venisse deteriorato dal tempo, per trasferirsi in un palazzo più confortevole in paese. Dato che il castello è stato per un lungo periodo di proprietà della famiglia Rota, l'edificio è conosciuto anche con il nome di Castello Rota. Oggi le rovine del castello ricordano l'antica gloria di Momiano.