Chiesa parrocchiale di S. Biagio
Uno degli edifici più imponenti non solo di Dignano, bensì dell’Istria intera, è senza dubbio la chiesa parrocchiale di S. Biagio, visitata dai pellegrini di tutto il mondo. Accanto alle reliquie di S. Biagio nella Chiesa parrocchiale si custodiscono inoltre 370 reliquie di 250 santi. Tra le più importanti come la spina della corona di Gesù, un pezzo di velo della Madonna, una scheggia della croce di Gesù e molte altre, attraggono particolare attenzione anche i corpi conservati e completamente mantenuti oppure parti del corpo di S. Sebastiano, S. Barbara, S. Maria d’Egitto, S. Leone Bembo, S. Giovanni Olini e S. Nicolosa Bursa.
Indirizzo:
Svetoga Roka 4, 52215 Vodnjan
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Uno degli edifici più imponenti non solo di Dignano, bensì dell’Istria intera, è senza dubbio la chiesa parrocchiale di S. Biagio, visitata dai pellegrini di tutto il mondo. Al posto dell’odierna chiesa parrocchiale si trovava una basilica, probabilmente del XI secolo, abbattuta però nel 1760. La nuova chiesa fu edificata seguendo il modello della chiesa di S. Pietro a Venezia, ed il valore del progetto ammontava ai 13.000 ducati d’oro. La chiesa, innalzata tra il 1760 ed il 1800, fu regalata dal popolo alla città di Dignano. In quel periodo gli abitanti dovettero il 10 per cento dei loro prodotti alla costruzione della chiesa, mentre per altri dieci anni diedero il dieci per cento del vino e dell’olio d’oliva. Oggi, questa è la più grande e la più importante chiesa istriana.
Accanto alle reliquie di S. Biagio nella Chiesa parrocchiale si custodiscono inoltre 370 reliquie di 250 santi. Tra le più importanti come la spina della corona di Gesù, un pezzo di velo della Madonna, una scheggia della croce di Gesù e molte altre, attraggono particolare attenzione anche i corpi conservati e completamente mantenuti oppure parti del corpo di S. Sebastiano, S. Barbara, S. Maria d’Egitto, S. Leone Bembo, S. Giovanni Olini e S. Nicolosa Bursa. Questi corpi e parti del corpo giacciono nella Chiesa parrocchiale di S. Biagio già da secoli, e poiché non sono imbalsamati e nemmeno chiusi ermeticamente, rappresentano un vero enigma per gli scienziati. Comunque, questo non sembra essere l’unico enigma. Infatti, secondo la tradizione orale, i corpi conservati dei santi hanno poteri miracolosi di guarigione.
Le reliquie giunsero a Dignano nel 1818 da Venezia perchè allora, a causa della Rivoluzione francese, veniva distrutto tutto quello che fosse sacro. Gaetano Grezler, il grande pittore e membro dell’Accademia reale delle belle arti di Venezia, prese le reliquie e le custodì di persona. In cerca di un artista che decorasse la chiesa parrocchiale appena costruita, il consiglio della chiesa dignanese scelse proprio Grezler. Lui arrivò con il suo veliero, portando con sé anche le reliquie.
Quella della Chiesa parrocchiale di S. Biagio è sicuramente la più importante raccolta di arte sacrale in Croazia. La raccolta conta 730 oggetti esposti appartenenti al periodo dal XII fino al XIX secolo. La raccolta è composta da rilievi in pietra, quindici quadri su tela e legno, quindici sculture, un centinaio di reliquiari preziosi, un sacco di libri e manoscritti, gioielli, abiti ecclesiastici ed altro, offrendo un straordinario panorama del Medioevo. Anche se non è formalmente proclamata come destinazione di pellegrinaggio, la chiesa di S. Biagio viene visitata annualmente da 15.000 credenti.